E' stata inaugurata sabato 10 ottobre presso il Palazzo Civico di Montechiarugolo (Via Liberazione n.4) la mostra personale di Roberto Mora “Amor Vincit Omnia”.
Parmigiano, classe ’64, si professa autodidatta. Pittore e grafico agli esordi, negli anni ‘90 si avvicina al mondo del design e subito si innamora del ferro, dalle forme e provenienze più disparate. Inizia in quegli anni a creare “pezzi unici”: oggetti-sculture in bilico tra funzione e distrofie della forma. Mora ama definirsi un designer atipico e distante dalle logiche di produzione su larga scala. Alla serialità preferisce piccole produzioni numerate da esporre in eventi di design internazionali o in collezioni private italiane e straniere.
Alle fine del 2019 inizia a sviluppare l’idea di questo nuovo ciclo di lavori, che si modifica pian piano con le influenze che questa pandemia da Covid-19 ci ha causato. A sottolineare il tema che doveva essere per Parma Capitale della Cultura 2020 - LA CULTURA BATTE IL TEMPO- , mi sono trovato a voler concretizzare il mio pensiero in un progetto pittorico, queste le parole dell’artista. La volontà dell'artista, al termine dell'esposizione, è quella di donare all'Azienda Ospedaliera di Parma un'opera che si ispira alla famosa “Pala Baglioni” di Raffaello, di cui quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte, rivisitata a seguito dell'inizio dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, quale omaggio per l'enorme lavoro che il personale sanitario ha fatto e continua a fare quotidianamente.
Il focus del progetto è la contaminazione dei capolavori del passato, sopratutto del periodo Barocco. Quadri più o meno famosi, rivisitati con i gusti e gli stilemi del contemporaneo. E’ ricorrente e centrale il tema dell’amore, quello mitologico, ma anche quello più universale della cura dell’altro.
Status, prodotti, accessori, loghi e dispositivi del presente vanno a contaminare i soggetti delle opere rappresentate e riprodotte in digitale. A dare corpo e unicità è la materia della superficie pittorica.
Stratificazioni, abrasioni, cuciture e ferite contribuiscono a restituirci un’immagine più simile ad un’opera da restaurare che non ad una elaborazione digitale.
Roberto Mora è innanzitutto uno che viola i confini, un contrabbandiere che spaccia merci illegali, nel senso che va a caccia di ferraglie e ne trae arredi affascinanti da mettere in casa. Ultimamente Mora ha preso a “trasferire” delle immagini dal loro contesto originario e naturale a un tutt’altro contesto. Trasferire, violare i confini, contrabbandare. contaminare. L’azione di contrabbando si fa più smaccata, volutamente più spudorata, al limite del sacrilegio. Lui parte da immagini pittoriche iconiche della storia dell’arte italiana e no. Immagini sacre attorno alle quali esiste un muro che la Tradizione ha eretto nei secoli. (Giampiero Mughini).
Volevamo ripartire - nel pieno rispetto delle normative vigenti per la prevenzione del contagio da Covid 19 - con un'esposizione artistica di livello che fosse anche un chiaro messaggio e monito di quel che è stato, di quel che è, ma anche di quel che può e deve essere. "Amor vincit omnia" è iunctura classica, virgiliana, ripresa poi da Caravaggio ed è anche messaggio di buon auspicio. Inoltre, con questa mostra dell'artista Mora, viene rispettata la filosofia di Parma 20-21, "la cultura batte il tempo": passato e presente, infatti, si intrecciano e dialogano, si sovrappongono e si completano, l'arte e la cultura sono in grado quindi di travalicare i secoli, e tengono conto anche del passato più recente, quello del Covid, che purtroppo è ancora presente. (Laura Scalvenzi, Assessore alla Cultura del Comune di Montechiarugolo).
La mostra rimarrà allestita fino a sabato 31 ottobre 2020.
INFO e visite:
- giorni feriali: 0521/687764;
- sabato e la domenica: 333/2714527.