Sindaci di Montechiarugolo

L'elenco delle persone che hanno guidato il Comune di Montechiarugolo dalla sua nascita fino ad oggi.

Sindaci di Montechiarugolo
Sindaci di Montechiarugolo

Descrizione

Elenco dei Sindaci di Montechiarugolo dal 1806 (1)
 
2019-2024  Daniele FRIGGERI (Lista Civica “Noi di Montechiarugolo”)
2014-2019 Luigi BURIOLA (Lista Civica Insieme per Montechiarugolo)
2009-2014 Luigi BURIOLA (Lista Civica Insieme per Montechiarugolo)
1999-2004 Fabrizio BOLZONI (Lista Civica Montechiarugolo 2000)
2004-2009 Fabrizio BOLZONI (Lista Civica Montechiarugolo Futura)
1995 -1999 Ovidio BUSSOLATI
1993-1995 - Luigi ORLANDINI
1980-1993 Gianpietro CARBONI
1970-1980 Francesco FRIGGERI
1951-1970 Sergio AMORETTI 
1945-1951 Giovanni MARMIROLI 
dal 19/4 al 2/9/1945 Demetrio GUARESCHI
1943-1945 Paride CONFO-RTI
1943 - Giovanni CASALINI Commissario Prefettizio 
1938-1943 Paride CONFORTI
1936-1938 Fedele MARZULLO Commissario Prefettizio 
1934-1936 Luigi GARSI 
1923-1934 Ugo MUTTI 
1922-1923 C.llo Aldo IUNG Commissario Prefettizio 
1914-1922 Lodovico GIUFFREDI 
1904-1914 Antonio MARCHI
1903-1904 Medardo GARSI
1902-1903 G. Vincenzo MISTRALI
1900-1902 Francesco VECCHI 
1899-1900 Alfonso FORNACA Commissario Prefettizio
1899  - Lorenzo CASALI 
1893-1899 Italo CARPI
1887-1893 Emilio BOCCHIA
1880-1887 Cesare CAMPAGNA BORRA
1877-1880 Federico SCOFFIERO
1875-1875 Savino LAGORIO
1874-1875 Giovanni MARIOTTI
1873-1874 Ferdinando RIZZARDI
1866-1873 Ferdinando BARDIANI
1863-1866 Attilio MISTRALI
1860-1863 Giuseppe MARIOTTI
1859-1860 Gaetano PEDRETTI
1856-1859 Antonio PANERARI
1853-1856 Andrea BORRI
1846-1852 Gaetano MARIOTTI
1835-1846 Carlo PIAZZA
1834-1835 Francesco FONTANA
1830-1834 Alfonso CAVAGNARI
1816-1830 Luigi SALVONI
1806-1816 Tommaso BORRA
 
(1) Sindaci e Podestà
In Italia, durante l'epoca fascista, Il podestà fu l'organo monocratico a capo del governo di un Comune.
Dal 1926 al 1945, durante l'epoca fascista, con la promulgazione della Legge 4 febbraio 1926, n. 237 ("Istituzione del Podestà e della Consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti") e del Regio Decreto 3 settembre 1926, n. 1910 ("Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno"), gli organi elettivi dei Comuni furono soppressi e tutte le funzioni svolte in precedenza dal Sindaco, dalla Giunta comunale e dal Consiglio comunale furono trasferite al Podestà, che era nominato dal Governo tramite Regio Decreto. Il Podestà d'epoca fascista rimaneva in carica cinque anni con possibilità di rimozione da parte del prefetto oppure di riconferma oltre i cinque anni canonici.
Tra un Podestà e l’altro, carica teorica di cinque anni, se non riconfermato, vi era un Commissario prefettizio, spesso il futuro Podestà, per un periodo di prova, e vi erano delegati podestarili per brevi assenze del titolare o per incombenze particolari.
Dopo la fine della guerra di liberazione italiana (1945), sulla scorta del Decreto Legislativo luogotenenziale 4 aprile 1944, n. 111 ("Norme transitorie per l'amministrazione dei comuni e delle province"), si ristabiliva la carica di Sindaco affidandone provvisoriamente la nomina al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN).
 In seguito, grazie al Decreto Legislativo luogotenenziale 7 gennaio 1946, n. 1 ("Ricostituzione delle Amministrazioni comunali su base elettiva"), il Sindaco tornò ad essere eletto dal Consiglio comunale: quest'ultimo venne infatti ripristinato dal medesimo provvedimento insieme alla Giunta comunale.
 
 

Data: 2 Aprile 2024

Tipo di notizia

Notizia

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile 2024, 8:23